Assalto al caveau: programmato un blitz da sette minuti

Il (tentato) furto al deposito valori alla Pedrocca era stato studiato nei minimi dettagli. Tra i 18 arrestati detenuti a Brescia solo un indagato ha parlato davanti al Gip.

(red.) Tra i 18 arrestati e detenuti a Canton Mombello per il colpo (sfumato) al deposito di valori della Mondialpol a Cazzago San Martino, solo uno ha parlato davanti al giudice nell’udienza di convalida del fermo.
Si tratta dell’imprenditore l’imprenditore bresciano titolare di un capannone alla Pedrocca, accusato di avere messo a disposizione della banda il suo immobile. L’uomo si è difeso affermando di essere all’oscuro delle intenzioni del gruppo criminale e di avere affittato il magazzino a terze persone, estranee al commando di banditi.
Tutti gli altri indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Blitz polizia carabinieri Cazzago Pedrocca

Intanto emergono particolari sui raid programmato per svuotare il caveau bresciano, un colpo che avrebbe fruttato oltre 80 milioni di euro.
I banditi avevano programmato il blitz in sette minuti, tanto sarebbe dovuto durare l’assalto: la ruspa avrebbe dovuto abbattere, in pochissimo tempo, il cemento armato, permettendo ai criminali di entrare e svuotare rapidamente le casse con il denaro ed i valori, che sarebbero poi state caricate su un tir.
Nel frattempo, il resto della banda si sarebbe occupato di coprire le vie di fuga, bruciando le auto rubate (26) che sarebbero state date alle fiamme come diversivo.
Il caveau sarebbe stato isolato da qualsiasi dispositivo di allarme alle forze dell’ordine, attraverso apparecchiatura specifica.
Fondamentale il ruolo ricoperto dai basisti, due impiegati “infedeli” del caveau che avrebbero ripreso l’interno, blindatissimo, del deposito attraverso penne con videocamere incorporata.
Una volta effettuato il colpo, ognuno dei banditi avrebbe poi preso strade diverse, per rendere più difficile la cattura da parte delle forze dell’ordine.
Piano che è sfumato grazie all’intervento di un massiccio dispositivo di forze dell’ordine, carabinieri e polizia, che hanno agito in sinergia, dopo un’indagine durata cinque mesi.

 

 

 

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