Polaveno, un’ascia e un coltello per aggredire la sorella

Emergono i primi particolari sul fatto di sangue avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. La ragazza non rischia la vita. I due fratelli gemelli di 17 anni l'hanno assalita nella sua camera.

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(red.) Cominciano a emergere i primi particolari del fatto di sangue verificatosi a Polaveno nella notte tra venerdì e sabato, quando due fratelli minorenni hanno aggredito e ferito, per fortuna in maniera non mortale, la sorella di 22 anni. Secondo una ricostruzione, che però andrà verificata nelle prossime ore, i due fratelli gemelli di 17 anni, uno con in mano un’ascia e l’altro che impugnava un coltello da cucina, avrebbero assalito la ragazza mentre si trovava a dormire nel proprio letto.
Sarebbero quindi entrati nella sua stanza per aggredirla, menando fendenti che l’hanno colpita alla parte destra del collo sotto l’orecchio,  al fianco e alla mano con la quale tentava di difendersi. Se così fosse – e saranno probabilmente i tecnici della scientifica che stanno ricostruendo la dinamica a confermarlo – la loro posizione potrebbe essere appesantita dalla volontà di uccidere. Sembra che siano state le loro grida a lanciare l’allarme in casa: qualcuno – forse proprio uno dei due aggressori, improvvisamente ravveduto – ha chiamato i soccorsi che sono arrivati mentre i ragazzi si davano alla fuga a piedi verso Ponte Zanano, dove sono stati fermati dai carabinieri.
Per ora i due giovanissimi sono accusati di tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela e dai futili motivi. Uno si trova piantonato all’Ospedale di Brescia per essere operato alla mano ferita durante l’aggressione, l’altro è stato trasportato nel carcere minorile Meucci di Firenze poiché il Beccaria di Milano non riceve nuovi detenuti causa Covid.
La vita della vittima, operata d’urgenza nella notte, non sarebbe in pericolo, anche se dovrà essere sottoposta a una nuova operazione nei prossimi giorni.
Il pm Maria Cristina Bonomo ha secretato gli atti a tutela dei due arrestati che sono minorenni. Il racconto dei due gemelli e le motivazioni del gravissimo gesto sono  al vaglio della magistratura.

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