Castel Mella, morto dopo una lite: arresto confermato per il figlio

Slittata a questo giovedì l'autopsia sul corpo del 67enne, deceduto dopo una lite con il figlio Alberto. Il 46enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.

(red.) Resta in carcere Alberto Andreoli, il 46enne arrestato nella notte tra lunedì e martedì dopo la morte del padre, il 67enne Vittorio, deceduto al culmine di una lite familiare.
Il Gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, in cui Andreoli si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha disposto la conferma della custodia cautelare nei confronti dell’uomo, già ai domiciliari a Torbole Casaglia, ma che, quella tragica notte, era evaso per recarsi nell’abitazione del padre, a Castel Mella. Anche il 67enne era ristretto ai domiciliari.

Il 46enne è accusato dell’omicidio preterintenzionale del padre e di evasione dagli arresti domiciliari e di resistenza.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia avvenuto nella casa di via Solone Raccagni, strada centrale del paese dell’hinterland bresciano.
In attesa di conoscere i risultati dell’autopsia sul corpo del 67enne, slittata a questo giovedì, chi indaga ha raccolto qualche elemento utile per inquadrare il contesto in cui è avvenuta la morte di Vittorio Andreoli.

Sembra che, come riferito dai vicini di casa, le liti tra i due uomini fossero frequenti, con toni molti accesi come avvenuto tra lunedì e martedì scorso.
I due si sarebbero incontrati una prima volta alle 18: dopo un diverbio, il figlio si sarebbe allontanato in auto per fare ritorno a Castel Mella in tarda serata. Quindi un nuovo litigio, al termine del quale l’anziano è morto.
Il decesso è stato causato dalle botte del figlio oppure da un malore? Dubbi che verranno sciolti con l’esame autoptico che dovrà chiarire se sono presenti segni sul corpo del genitore, che, in passato, aveva già denunciato il figlio per maltrattamenti.

 

 

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