Cacciatori irregolari puniti dalla Polizia provinciale
Dalle passeggiate con il fucile nel Parco dell'Alto Garda alle trappole illegali, dall'abbattimento di specie protette al maltrattamento di animali. Ecco le sanzioni del nucleo ittico venatorio.
(red.) Siamo a metà novembre e il Nucleo ittico venatorio della polizia provinciale ha già compilato nelle valli bresciane 5 verbali per illeciti penali e uno per violazioni amministrative a carico di cacciatori.
Nella zona di Vobarno nel pomeriggio del 7 novembre gli agenti hanno sorpreso un cacciatore di 28 anni che circolava armato di fucile nel Parco naturale dell’Alto Garda dove l’attività venatoria è vietata. Il 10 novembre analoga situazione a Valvestino, dove un 29enne circolava armato tra le località Bersaglio e Camiolo, sempre nel Parco naturale dell’Alto Garda.
A Lodrino, invece, è stato denunciato un 61enne proprietario di una capanno a Passata Vallazzo che aveva abbattuto due uccelli protetti. A Crune di Magasa un 64enne è stato denunciato per maltrattamento di animali.
Il giorno successivo, l’11 novembre, un trappolatore 59enne è stato sorpreso dagli agenti appostati in località Castagneta di Bagolino mentre preparava i sep per catturare gli uccelli. E’ stato denunciato per tentato furto ai danni dello Stato.
A Vestone è stato multato un capannista 35enne che invece di restare nel capanno faceva caccia vagante e non aveva segnato sul tesserino venatorio di essere a caccia.
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