Corte Franca, il picchiatore 22enne già arrestato per rissa

Il 22enne bergamasco fermato domenica per il pestaggio ad un 32enne, ricoverato in fin di vita al Civile, era già finito in manette nell'agosto del 2020 per avere preso a pugni un 69enne.

(red.) Ha precedenti specifici per rissa ed aggressione il 22enne bergamasco ritenuto responsabile del violento pestaggio avvenuto domenica mattina attorno alle 5 in via Provinciale a Corte Franca, nei pressi della discoteca Number One e in cui è rimasto gravemente ferito un 32enne bergamasco, Carlo Ferrandi, ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civile di Brescia. L’uomo è stabile, ma la prognosi resta ancora riservata.

In manette è finito Giancarlo Gramendola, residente anche lui nella bergamasca, a Calusco d’Adda: il 22enne, nell’agosto del 2020, venne coinvolto in una violenta rissa all’esterno del Garage Cafè di Paderno d’Adda. Il giovane colpì in pieno volto con un pugno Gualtiero Ravasi, 69 anni, il quale cadde, riportando un importante trauma cranico.
Le indagini condotte sull’episodio, filmato dalle telecamere di sorveglianza del locale, portarono all’identificazione di otto persone, appartenenti a due gruppi antagonisti, che, pare, per futili motivi, vennero poi alle mani.
Giancarlo Gramendola venne arrestato e per lui furono disposti i domiciliari.

Proseguono intanto gli accertamenti sull‘ aggressione avvenuta a Corte Franca: grazie alle videocamere e ai filmati dei telefonini dei testimoni, gli inquirenti stanno stringendo il cerchio attorno ad alcune persone che avrebbero depistato le indagini, al fine di non consentire l’identificazione dell’aggressore 22enne.
Ricostruita intanto la dinamica del pestaggio: il 32enne bergamasco sarebbe uscito dal parcheggio del Number One ostruendo il passaggio alle auto in transito, una delle quali, per evitare la sua vettura, avrebbe allargato la manovra entrando in collisione con un mezzo che procedeva dalla direzione opposta. Uno scontro che non ha avuto conseguenze per gli automobilisti, ma da cui si è innescata una discussione in cui, ad un certo punto, è intervenuto Gramendola, sferrando due pugni in pieno volto al 32enne bergamasco che è caduto picchiando il capo sulla carrozzeria dell’auto, rimanendo privo di conoscenza.

Gramendola si è quindi allontanato facendo rientro a casa dove gli agenti della Mobile di Brescia lo hanno poi rintracciato nella serata di domenica. Il ragazzo ha tentato di fuggire, ma è stato fermato e trasferito in carcere a Bergamo.
Deve rispondere di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Nel pomeriggio di martedì dovrebbe comparire davanti al Gip per la convalida del fermo.

 

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