Pisogne, denunciato bracconiere che ha ucciso uno sparviero

Si tratta di una specie particolarmente protetta perché a rischio di estinzione. L'uomo aveva anche richiami illegali e trappole vietate disposte fuori dal suo capanno.

(red.) Un bracconiere recidivo è stato sorpreso in un capanno di caccia sopra Pisogne dai carabinieri forestali che lo hanno denunciato perché aveva un richiamo elettronico per il  tordo bottaccio vietato dalla legge, mentre all’esterno dell’appostamento aveva posizionato trappole illegali.
Tra gli uccelli morti che gli sono stati trovati c’era anche uno sparviero, un rapace appartenente alla famiglia dei falchi, protetto in base alla normativa internazionale Cites che tutela le specie minacciate di estinzione. Sono anche stati recuperati dieci tordi bottacci morti.
Sotto sequestro sia gli animali abbattuti, sia i richiami e le trappole vietate e anche due fucili. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria e rischia pesanti sanzioni oltre alla revoca del porto d’armi.

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