Salò, un mese senza Greta ed Umberto

Mentre famigliari ed amici piangono la scomparsa dei due giovani uccisi sul Garda, proseguono le indagini sull'incidente nautico.

(red.) Sono passati 30 giorni dalla tragica notte in cui Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, rispettivamente 37 e 25 anni, persero la vita nelle acque del lago di Garda, travolti da un motoscafo mentre si trovavano a bordo di un gozzo sulle acque antistanti Salò.

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Un mese di dolore e sofferenza per le famiglie e gli amici della coppia, settimane in cui la vicenda ha subito diversi colpi di scena: prima il fermo dei due imprenditori tedeschi che erano a bordo motoscafo Aquarama che li ha travolti ed uccisi, poi il loro rientro in patria, a 48 ore dall’incidente, quindi il mandato europeo di arresto per uno dei due imprenditori 52enni, Patrick Kassen, il quale si è costituito alle autorità il 5 luglio scorso, ammettendo di essere alla guida del natante, ma affermando di non essersi accorto di avere speronato l’imbarcazione di legno con a bordo i due giovani, quindi l’interrogatorio davanti al gip e la detenzione dell’uomo a Brescia.
Quindi la fiaccolata di famigliari ed  amici per ricordare le vittime e chiedere giustizia, mentre le indagini tecniche sui reperti sequestrati quella notte, filmati delle videocamere compresi, proseguono.

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Il prossimo 23 luglio i carabinieri del Ris di Parma effettueranno gli accertamenti “merceologici e biologici” sui reperti d’indagine.
Il 29 luglio sarà poi il giorno in cui sotto la lente degli inquirenti finiranno i telefoni cellulari degli indagati (anche l’amico di Kassen che era con lui sul motoscafo quella notte risulta iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo ed omissione di soccorso).

L’avvocato Caterina Braga, legale di Nadia, la madre di Greta, ha depositato un’istanza in procura in cui chiede di conoscere quali reperti sono stati sequestrati sull’Aquarama e, ai Ris, di prelevare il materiale biologico che si trova sull’Aquarama e non soltanto (come già avvenuto) sul volante del natante e sulle leve del motore.
A ciò si aggiunge anche la richiesta di procedere con l’arresto per l’altro turista tedesco a bordo del motoscafo, attualmente a piede libero.

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Anche il legale del padre di Greta, Patrizia Scalvi, ha chiesto che venga eseguita una perizia cinematica, così da stabilire la dinamica del sinistro.

 

 

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