Fatture false e contributi Covid, arresti da Vicenza arrivano anche a Brescia

Cartiere tra Vicenza e il bresciano con cui scambiarsi le fatture false connesse ai materiali ferrosi ed edilizia. Al vertice dell'organizzazione una coppia abitante in provincia di Padova ma operativa nel Vicentino.

(red.) C’è anche la provincia di Brescia tra quelle finite nel mirino di un’operazione della squadra mobile della Questura di Vicenza e della Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza veneta che ha portato a 17 ordinanze di custodia cautelare, di cui 9 in carcere, 2 ai domiciliari e 6 obblighi di firma, per una presunta associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture false, truffa e false dichiarazioni fiscali. Più di 150 gli agenti in campo, coordinati dalla procura, nelle province di Vicenza, appunto quella di Brescia, oltre che a Padova e Milano.

Secondo gli investigatori al vertice dell’organizzazione c’era una coppia, Mirko Ghitti e Chiara Andrighetto, residenti in provincia di Padova ma operanti a Torri di Quartesolo (Vicenza). Stando alle accuse i due avevano costituito una serie di società parte delle quali emettevano fatture per operazioni inesistenti, altre – con sede in Lombardia – le usavano per ottenere detrazioni di imposta e altre ancora avevano il ruolo di “bare fiscali”, accumulando debiti con l’erario fino alla liquidazione o al fallimento. Le operazioni avrebbero consentito anche di ottenere finanziamenti erogati per l’emergenza Covid-19. La procura ha verificato una frode all’Iva nel commercio di materiali ferrosi e dell’edilizia.

Si parla di fatture false per 30 milioni di euro, di cui 19,5 milioni verificati e per 9,2 milioni sull’asse delle società cartiere tra il vicentino e il bresciano. L’operazione ha portato anche a sequestri, 39 perquisizioni e a indicare 23 indagati e 16 aziende. Di queste, 15 sono società di capitale e una individuale. L’indagine ha portato al sequestro preventivo con la confisca di nove società e dei conti degli indagati per 2,5 milioni di euro.

Le ordinanze di custodia in carcere riguardano: Mirko Ghitti, Chiara Andrighetto, Enrico Ghitti, Vincenzo Liuzza, Luigi Picinelli, Luca Lamberti, Alberto Andrighetto, Alessandro Bertocchi, Emanuele Canzoniere. Arresti domiciliari invece per Nicoletta Gallo e Mariangela Machina. Obbligo di firma e obbligo di dimora nel comune di residenza infine per Roberto Tenca, Giorgio Bertelli, Enzo Guidetti, Sergio Gallon, Angiolino Piceni e Massimiliano Di Pilato.

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