Giovane morto travolto da una slavina in Valcamonica, chi era la vittima

Matteo Gestra, 20 anni, era con due amici. Nonostante l'appello a non raggiungere la quota per rischio valanghe.

(red.) Si chiamava Matteo Gestra, 20enne residente a Stazzona, in provincia di Como, la giovane vittima della valanga che ieri pomeriggio, domenica 24 gennaio, intorno alle 15,30 si è staccata dalle vette del Mortirolo a 2.300 metri di quota a Monno, sopra Malga Boschetto, al confine tra Valcamonica e Valtellina. Per il ragazzo, che si trovava in compagnia di altri due amici, non c’è stato nulla da fare ed è morto dopo il trasferimento in condizioni disperate all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Come è stato ricostruito, il giovane si trovava in compagnia di altri amici già dalla mattina di domenica.

soccorso alpino valanghe Mortirolo

Si erano aggregati a un altro gruppo conosciuto sul posto, proveniente dalla Valcamonica e in motoslitta. Nel corso del pomeriggio, però, il 20enne, con altri due giovani, avrebbe tentato di risalire con la motoslitta lungo un canalone, ma senza risultato a causa delle abbondanti nevicate dei giorni precedenti. Subito dopo, nel tornare indietro, si è staccata la slavina che ha travolto il trio. Uno di loro è riuscito a salvarsi uscendone da solo, un altro è stato solo sfiorato dalla valanga, mentre Matteo Gestra è rimasto sottol’intensa e pesante coltre nevosa. Proprio gli amici hanno lanciato l’allarme facendo intervenire il Soccorso alpino, due elicotteri e altre forze di un vasto schieramento.

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Ma dopo il trasporto all’ospedale bergamasco per il giovane non c’è stato nulla da fare. In quegli stessi momenti i soccorritori, con l’aiuto delle unità cinofile, hanno anche controllato che sotto quella slavina non fosse rimasto bloccato qualcun altro. L’operazione di ricerca si è conclusa intorno alle 18,30.
La compagnia di amici, tutti appassionati di motoslitta, aveva deciso di raggiungere la quota nonostante il forte rischio di valanghe e i consigli di non salire tra le nevi della Valcamonica. Ma il cielo sereno di domenica li ha spinti all’escursione, poi finita in tragedia.

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