Frode fiscale da mezzo miliardo, latitante bresciano arrestato in Brasile

Era uno dei pochi riuscito a scappare alle ordinanze di custodia cautelare emesse lo scorso febbraio.

(red.) Nei giorni precedenti a lunedì 30 novembre è stato arrestato in Brasile il professionista bresciano Roberto Guerini, uno tra le decine di indagati per una maxi frode fiscale. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Brescia e condotta sul territorio dalla Guardia di Finanza, aveva portato lo scorso febbraio a notificare una serie di ordinanze di custodia cautelare firmate dal giudice.

E all’appello, perché latitante, mancava il commercialista bresciano di 60 anni. Per lui le manette sono scattate nei giorni scorsi in spiaggia, non lontano da Recife, grazie anche alle intercettazioni. A questo punto le autorità italiane hanno chiesto l’estradizione alla magistratura brasiliana.

Secondo l’accusa, ci sarebbe anche il bresciano nella maxi frode fiscale da 500 milioni di euro mossi anche all’estero e che ha portato a 86 indagati. L’inchiesta parlava di fatture false e crediti d’imposta creati ad arte da parte di società farlocche a favore di imprenditori e tramite professionisti che realizzavano i servizi illegali.

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