Desenzano, ladri nelle case in una notte di fuoco

Tra venerdì e sabato diversi colpi sono stati tentati nella zona di Capolaterra. Nel mirino villette e appartamenti. C'è una regia?

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(red.) Notte molto agitata quella tra venerdì e sabato a Capolaterra di Desenzano, tra le vie Erculiano Papa e Ferruccio Lorenzini, fino a Madergnago in via Escrivà de Balaguer. Una notte passata tra sistemi di sicurezza impazziti, cani che abbaiavano, grida dei residenti che lanciavano l’allarme. Un vasta area, presa probabilmente di mira da un gruppo di ladri, forse una banda che dopo le 3 di notte ha effettuato diversi tentativi di scasso ai danni di villette e condomini della zona sui quali stanno indagando i carabinieri.  Sono stati diversi i colpi registrati dalle cronache.

In via Erculiano Papa, non lontano dall’ospedale, due ladri si sono infilati in un appartamento dopo aver disattivato l’allarme. Hanno però svegliato una bambina e la madre, che s’è messa a urlare facendo scappare i malviventi i quali però avevano già rubato quello che c’era in evidenza: qualche centinaio di euro.
Poco lontano uno scassinatore è stato notato dagli abitanti di altre case mentre armeggiava sul portoncino blindato di una villa nella quale dormivano una donna anziana e sua nipote. Le due sono state avvisate da una telefonata e poi le grida dei vicini hanno costretto il ladro a fuggire.

In via Lorenzini è stato il cane a svegliare gli abitanti abbaiando furiosamente: fuori dalla porta finestra il proprietario che ha acceso la luce ha notato il movimento di due persone in giardino. Fuga precipitosa dei due ladri, che hanno anche rovesciato un vaso.
Poco più in là, più o meno nello stesso lasso di tempo, altri due ladri avevano interrotto il dispositivo perimetrale d’allarme, facendo però scattare quello all’interno. Il proprietario si è presentato con una mazza da baseball e i due ladri anche in questo caso se la sono data a gambe dileguandosi nell’oscurità.
Infine in via De Balaguer un ladro è stato messo in fuga dalle grida delle vittime dopo aver tentato di entrare in una bifamiliare  nella quale abitano marito e moglie, due figli, più i nonni.

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