Breno, dopo aver ucciso la madre l’ha vegliata per ore

L'autopsia ha confermato la versione dei fatti raccontata dal figlio. FrancescaMesiano è stata strangolata a mani nude. Resta da chiarire la causa scatenante.

(red.) Vincenzo Capano ha strangolato la madre giovedì intorno alle 17-17,30 sul divano della sala della loro casa popolare e solo dopo averne vegliato il corpo per alcune ore, quattro o cinque, si è presentato ai carabinieri di Breno raccontando di “avere un problema” con la madre, Francesca Mesiano, 53 anni da compiere in dicembre, sofferente da anni di turbe psichiche.

L’autopsia del medico legale dell’Ospedale Civile ha confermato
la versione del figlio 25enne sulle cause del decesso, strangolamento a mani nude, appunto. E’ certo che il ragazzo non ha avuto bisogno di esercitare molta forza, viste le fragili condizioni fisiche della vittima, magrissima e sofferente per la malattia.
Restano però tutti i dubbi sul movente, o perlomeno sul fatto contingente che ha provocato il delitto, forse al culmine dell’ennesimo litigio famigliare.

Lunedì Vincenzo, che si trova a Canton Mombello, sarà
ascoltato dal Gip del tribunale di Brescia. La dinamica il ragazzo l’ha già confesata, aggiungendo a quanto pare anche il dettaglio della veglia del corpo: «Dopo averle stretto le mani al collo mi sono seduto sul divano e ho guardato il cadavere», avrebbe raccontato ai carabinieri e al sostituto procuratore Roberta Panico.

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