Gli Usa scoprono immagini “hot” in rete. Un arresto nel bresciano

Un marocchino residente in Valsabbia è finito in manette. Possedeva 800 tra immagini e video con sesso tra minori.

(red.) Da una segnalazione partita dagli Stati Uniti si è arrivati a un arresto in Valsabbia, nel bresciano con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Nei guai è finito un cittadino marocchino che nelle ore intorno a sabato 27 giugno si è visto scattare le manette da parte della Polizia Postale. Arresto giunto subito dopo aver effettuato anche una perquisizione locale, in casa e a livello informatico.

A coordinare l’indagine è stata il magistrato Barbara Benzi della procura di Brescia dopo quanto era emerso al Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online da parte della Polizia postale di Milano e di Brescia, insieme a quella delle Comunicazioni. L’agenzia americana NCMEC (Centro nazionale americano per bambini scomparsi e sfruttati) aveva notato sul web un utente che possedeva e diffondeva immagini e video che immortalavano minori intenti a compiere atti sessuali.

Da qui si è arrivati in Valsabbia, grazie all’indirizzo informatico dal quale partivano i movimenti, portando alla perquisizione e al controllo dei dispositivi in possesso dell’uomo. All’interno c’erano 800 tra immagini e video. Per il possessore si sono aperte le porte del carcere di Canton Mombello.

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