Coronavirus, a Brescia chiuse una gelateria e un mini market

In linea di massima i bresciani si sono comportati in modo corretto tra venerdì e sabato festivo del 25 aprile.

(red.) Tra venerdì 24 e sabato 25 aprile sono stati meno del 5% i bresciani sanzionati rispetto alle 5.470 persone controllate. Si tratta, appunto, delle verifiche da parte delle forze dell’ordine per capire se i fermati si trovassero fuori casa per motivi validi. Tra l’altro, erano anche i giorni più a rischio considerando la festa della Liberazione e il fatto che il meteo avrebbe potuto permettere a qualche furbo di raggiungere seconde case.

Invece, la prefettura di Brescia, che ha diffuso i dati, indica un comportamento corretto, anche se sono arrivate 260 sanzioni. La Polizia Locale di Brescia, per esempio, ha multato una gelateria in città perché invece di portare a domicilio gli ordini richiesti (come è consentito), faceva arrivare direttamente i clienti in negozio. Nel momento in cui si sono visti tre individui che lo raggiungevano, la municipale ha disposto la chiusura.

In via Milano, invece, è stato chiuso un piccolo supermercato gestito da pachistani e dopo che all’interno sono stati trovati diversi clienti che non rispettavano le indicazioni. Altre 16 sanzioni sono arrivate a carico di chi praticava attività sportiva lontano da casa tra piste ciclabili e aree verdi e chi non aveva la mascherina.

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