Botti tra bassa Bs e Cremona, due denunce e sequestri

I ragazzi che la vigilia di Natale avevano creato scompiglio in centro si erano riforniti dai due denunciati.

(red.) Nei giorni precedenti a martedì 31 dicembre i carabinieri sono stati impegnati in un’operazione tra il territorio della bassa bresciana e la vicina provincia di Cremona per il contrasto alla diffusione dei botti illegali. E il risultato ha portato alla denuncia di due persone, di cui un operaio 24enne di Casalbuttano e un commerciante 35enne di fuochi artigianali di Soresina. A loro si è arrivati nel momento in cui i carabinieri della stazione di Pontevico stavano già indagando su una serie di episodi avvenuti la vigilia di Natale.

Cioé quando alcuni ragazzi, dai 17 ai 25 anni, si erano divertiti a esplodere petardi e mortaretti vari in centro storico e anche a due passi da due istituti di cura. Si è così scoperto che quei botti usati dai ragazzi provenivano dal commerciante di Soresina. L’indagine andata avanti ha portato al sequestro (foto dai carabinieri di Cremona) di 93 cipolle, altre 43 più piccole, due petardi e 457 bombe carta per un totale di 34 chili di materiali e che, venduti, avrebbero fruttato fino a 7 mila euro.

I riscontri dei carabinieri hanno appurato che l’operaio 24enne vendeva online i botti prodotti dal venditore 35enne. Questo ha indotto a svolgere una serie di perquisizioni nella casa del più giovane a Polengo di Casalbuttano e anche a Soresina dove c’erano fuochi d’artificio non conformi e senza alcuna indicazione o etichetta.

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