Gioielliere aggredito in via Cremona, indagini in corso

Giuseppe Gatta si era addormentato sul divano quando è stato svegliato dalla presenza di un malvivente.

(red.) Sono ancora alla fase iniziale le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Brescia dopo l’aggressione avvenuta nella notte, intorno a mezzanotte, tra mercoledì 20 e ieri, giovedì 21 novembre, ai danni di un gioielliere in pensione in via Cremona, in città. Attualmente il ferito, Giuseppe Gatta di 64 anni, che da mesi ha concluso la sua attività lavorativa in via Cavour, si trova ricoverato in Chirurgia alla Poliambulanza di Brescia. Infatti, oltre alle ferite riportate sulle braccia nel tentativo di difendersi dalle coltellate del bandito, ha riportato la frattura di uno zigomo e un polmone perforato. Ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo la ricostruzione che finora è stato possibile portare avanti, il ladro sarebbe entrato nell’appartamento dal giardino posteriore del palazzo e per poi arrampicarsi tra i terrazzi.

In quei momenti il padrone di casa, al civico 52 della via, si era addormentato sul divano davanti alla televisione dopo essere stato con il figlio – poi tornato a casa nel piano inferiore – e con la moglie che già dormiva. A quel punto l’ex gioielliere sarebbe stato svegliato da alcuni rumori e si sarebbe trovato di fronte il malvivente. Quindi, sarebbe scattata la colluttazione, con il bandito che ha colpito il pensionato con un oggetto pesante al volto. In seguito il 64enne avrebbe raggiunto la cucina per prendere un coltello, ma questo sarebbe finito nelle mani del bandito che avrebbe lanciato almeno quattro fendenti sul proprietario. Nel frattempo il trambusto aveva svegliato anche il figlio che era salito per controllare cosa fosse accaduto e il ladro intanto è riuscito a fuggire attraverso il balcone e dallo stesso giardino sul retro.

E il figlio del 64enne, come ha ammesso lui stesso, avrebbe chiuso tutte le porte per evitare al padre di inseguire il malvivente come era sua intenzione fare. Tutto questo dovrà essere ricostruito dai carabinieri e dalla Scientifica, mentre l’appartamento è stato sequestrato per effettuare tutti i rilievi del caso. Dai primi accertamenti, pare che dall’abitazione non sia stato rubato nulla e ora si cercherà di capire altri dettagli.

Per esempio, dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza di alcune attività commerciali sul posto, oltre al bandito solitario sarebbero stati immortalati altri due soggetti sospetti, forse intenti a fare da palo. E che potrebbero essersi ricongiunti in un secondo momento con il complice entrato in casa. C’è anche da verificare che si trattino solo dei classici ladri di appartamenti, oppure se abbiano voluto mirare a quell’abitazione sapendo che abitava un gioielliere e quindi potrebbe aver avuto oggetti di valore.

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