Doping verso palestre e culturisti, c’è anche Brescia

Tutto era partito a novembre 2018 quando un personal trainer a Firenze aveva ricevuto un pacco postale.

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(red.) C’è anche la provincia di Brescia in un’operazione che ha visto i carabinieri del Nas di Firenze smantellare una rete dedita al commercio e consumo illecito di sostanze dopanti. Tutte dirette a frequentatori di palestre e anche ai body builders non professionisti. L’operazione “Mito”, come è stata chiamata, ha portato a iscrivere nel registro degli indagati 38 persone, di cui 36 denunciati per ricettazione. L’attività investigativa che ha portato agli sviluppi delle ore intorno a venerdì 22 novembre, era partita nel 2018 con 150 militari dei Carabinieri per la Tutela della Salute e dell’Arma Territoriale entrare in azione nelle province di Bergamo, Bologna, appunto Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza.

Sono stati eseguiti 36 decreti di perquisizione con il sequestro di 3.719 compresse e 604 fiale di anabolizzanti per un valore totale di 35 mila euro e insieme ad altri 500 prodotti che erano già stati sequestrati. L’operazione coordinata dalla procura di Firenze era partita nel novembre del 2018 con il sequestro di un pacco, proveniente dalla Polonia, all’ufficio postale di Figline Valdarno, nella provincia fiorentina. All’interno c’erano sostanze dopanti e anche droga.

Quindi, era stata perquisita l’abitazione del destinatario del plico, cioé un un personal trainer che svolgeva l’attività in provincia, portando a trovare nandrolone e senza autorizzazioni per vendere quei prodotti in Italia. E si è anche scoperto che la merce partiva da Torino per rifornire in modo illegale, attraverso la rete ora smantellata, palestre e culturisti. Il materiale veniva acquistato tramite pagamento con carte Postepay intestate agli indagati e per un totale, relativo a un centinaio di pacchi, di 50 mila euro.

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