Incidente Goitese, indagata madre della bambina

La piccola di 10 anni, che resta molto grave in terapia intensiva all'ospedale Civile di Brescia, non sarebbe stata legata da alcuna cintura di sicurezza.

(red.) Mentre la bambina di 10 anni resta ricoverata in gravissime condizioni in terapia intensiva nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civile di Brescia dopo l’incidente frontale di giovedì 7 novembre sulla Goitese, c’è un’altra notizia che sta scuotendo la famiglia coinvolta. Infatti, come atto dovuto, la madre della bambina è stata iscritta nel registro degli indagati da parte della procura di Brescia. E c’è un motivo, tutto da valutare. Infatti, sembra che la ragazzina, seduta sui sedili posteriori del furgone coinvolto nello scontro, non fosse legata da alcuna cintura di sicurezza.

Ma non solo, perché all’interno dell’abitacolo non ci sarebbe stato nemmeno alcun dispositivo che potesse garantirle un viaggio sicuro anche in caso di incidente stradale. Infatti, la madre è rimasta illesa e il figlio più grande di 12 anni, seduto sul sedile anteriore e con la cintura allacciata, è stato subito dimesso dall’ospedale Civile con una prognosi di cinque giorni. L’incidente di giovedì era costato la vita al gioielliere in pensione Severino Pizzini, 86 anni di Guidizzolo di Mantova, di cui si attende ancora l’autopsia e anche i funerali da fissare.

L’impatto frontale era avvenuto nel momento in cui l’anziano, per motivi da accertare, con la sua Volkswagen aveva invaso la corsia opposta tornando a casa nel tratto compreso tra Montichiari e Castiglione delle Stiviere, tra le province di Brescia e Mantova. Dall’altro senso stava arrivando il furgone Transporter con a bordo la famiglia veronese di Sommacampagna, poi finita fuori strada. E la bambina di 10 anni, ora in lotta per la vita al Civile, sarebbe stata sballottolata più volte all’interno dell’abitacolo.

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