Palazzolo, muore tre settimane dopo incidente

Ettorino Valsecchi, 68 anni, titolare di una fabbrica di San Pancrazio e a capo di una fondazione per la lotta al tumore al pancreas. L'impatto a fine agosto.

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(red.) La comunità bresciana di Palazzolo è sotto shock dopo la notizia della morte del loro concittadino Ettorino Valsecchi, di 68 anni, in seguito a un drammatico incidente stradale che era avvenuto alla fine di agosto. Quella sera, il 28, era alla guida della sua Fiat Abarth 500 con la nuova compagna e si stava muovendo verso il lago d’Iseo. A un certo punto all’altezza di una curva sulla strada verso Capriolo e proprio in questo paese, sulla provinciale 469, un camion condotto da un 59enne aveva urtato la vettura del palazzolese facendola finire sull’altra corsia. E proprio in quell’istante non era riuscito a evitare l’impatto con una Seat Ibiza condotta da un giovane.

Il camionista, fuggito dopo l’incidente, era stato fermato grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Dal punto di vista dei soccorsi, invece, il ragazzo della Seat e la compagna di Valsecchi non avevano subito conseguenze. Al contrario, l’uomo era stato condotto all’ospedale di Bergamo per le diverse fratture riportate. Degente per tre settimane, la situazione è precipitata fino al decesso di giovedì notte 19 settembre. A questo punto dovranno essere fissati i funerali, mentre il camionista che aveva provocato l’incidente potrebbe andare incontro a una situazione più grave.

Ettorino Valsecchi era molto conosciuto a Palazzolo anche per essere il presidente della Fondazione Nadia Valsecchi intitolata alla moglie scomparsa dopo un tumore. Si era dedicato proprio alla battaglia contro il tumore del pancreas ed era anche a capo di una fabbrica meccanica di San Pancrazio. A livello sociale era stato nel Lions Club Adro e a La Franza Curta e dal 2015, dopo il decesso della moglie due anni prima, si occupava proprio della Fondazione.

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