Prevalle, cadavere in centrale energia: un indagato

Nome di un 50enne italiano è stato iscritto nel registro dalla procura. Lo scorso giugno Jessica Mantovani di 37 anni venne trovata senza vita tra i cassoni.

(red.) C’è una svolta nella vicenda del tragico rinvenimento di una donna di 37 anni e risalente allo scorso giugno a Prevalle, in Valsabbia, nel bresciano. Come risulta al Giornale di Brescia e a Il Giorno, che ne danno notizia, un uomo italiano di 50 anni e residente in Valsabbia è indagato dalla giornata di ieri, giovedì 12 settembre. Come detto, era lo scorso giugno quando alla centrale idroelettrica di Prevalle alcuni addetti alla pulizia delle griglie avevano trovato il cadavere di una donna – Jessica Mantovani di Villanuova sul Clisi – incastrata proprio in quelle trame e nell’acqua che alimenta i cassoni dell’impianto con cui produrre energia.

Si era reso difficile identificare subito il corpo, anche perché la donna non aveva addosso i documenti e da diverse ore si trovava in acqua. Era stato poi il padre a darle un nome con la presenza delle forze dell’ordine. Il corpo della 37enne era stato sottoposto all’autopsia e accertando che la morte non era avvenuta per annegamento, visto che nei polmoni della donna non c’era molta acqua. La procura che ha disposto l’esame medico legale e aperto un’inchiesta ipotizza quindi che qualcuno possa averla uccisa per poi disfarsi del corpo facendolo finire nell’impianto, oppure chi era con lei e di fronte al fatto che si fosse sentita male, se ne sarebbe sbarazzato per evitare problemi.

Infatti, da anni la donna viveva fuori di casa e aveva problemi di tossicodipendenza frequentando spacciatori. E soprattutto al momento della morte presentava sul corpo diversi segni di violenza. L’ultimo aggiornamento, quindi, riguarda il fatto che un uomo è indagato, con precedenti alle spalle per spaccio di sostanze stupefacenti. A questo punto potrebbe chiedere di essere interrogato per chiarire la sua posizione e intanto il magistrato potrebbe disporre nuovi esami.

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