Caldo, terzo giorno di treni ko sulla Milano-Verona

Anche ieri sulla linea diversi convogli soppressi perché i climatizzatori vecchi non funzionano con le alte temperature. Protesta il 2 luglio al Pirellone.

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(red.) Dopo quella di mercoledì 26 e giovedì 27, anche ieri, venerdì 28 giugno, è stata una giornata da dimenticare per i pendolari dei treni lungo la linea ferroviaria Milano-Verona. Tanto che diversi convogli sono stati soppressi e di conseguenza i passeggeri sono stati costretti a stare stretti come sardine in pochi convogli spesso privi di aria condizionata. Disagi che hanno riguardato l’alta velocità a causa dei sensori elettronici influenzati dal caldo, ma soprattutto i mezzi di Trenord. Dalla compagnia ferroviaria lombarda fanno sapere che il caldo eccezionale di questi giorni non ha fatto funzionare al meglio i climatizzatori che sono vecchi e obsoleti.

E di conseguenza diversi di questi non sono nemmeno partiti. Altri disagi hanno riguardato nel pomeriggio di venerdì chi sarebbe dovuto ripartire da Milano verso Brescia in treno e che quindi hanno anche atteso fino a due ore per poter salire su convogli sovraffollati. Ma in generale il problema ha riguardato diverse direttrici percorse dalla compagnia, tanto che sono state colpiti 27 percorsi su 40. E ora i pendolari annunciano un presidio di protesta per martedì 2 luglio sotto la sede della Regione Lombardia per segnalare i disagi.

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