Brescia, anziana evita truffa e denuncia gli autori

Un finto avvocato l'ha chiamata dicendole di aver bisogno di soldi per far uscire il figlio dal carcere dopo un incidente. Lei si è presentata in Polizia.

(red.) Di solito si parla di anziani che rimangono truffati dopo una serie di raggiri perpetrati da persone senza scrupoli, ma stavolta si analizza il lato positivo di una vicenda di cui scrive il Giornale di Brescia e avvenuta nella settimana precedente a sabato 15 giugno a Brescia, in città. Protagonista e che rischiava di essere una nuova vittima è una signora di 90 anni che, vedova, vive da sola nel centro storico. E ha capito il raggiro che due malintenzionati potevano rifilarle nel momento in cui uno si è qualificato come avvocato e un altro come agente di Polizia Locale. Ovviamente, entrambi erano falsi.

Si tratta della consueta truffa per la quale un presunto legale chiama una madre anziana dicendo di aver bisogno di soldi per far uscire il figlio dal carcere e dopo un presunto grave incidente stradale. La fortuna ha voluto che in quei giorni la donna fosse stata visitata da alcuni agenti, veri, della Polizia municipale che le hanno lasciato un volantino con una serie di raggiri più frequenti per i quali prestare attenzione. E in effetti, dopo aver ricevuto la telefonata del finto avvocato, la 90enne si è presentata al distaccamento di via San Faustino per denunciare l’episodio.

La donna ha ammesso che da alcune settimane riceveva strane chiamate probabilmente da chi tentava di studiarla e conoscere le sue abitudini per mettere in campo la truffa. Fino, appunto, a quella del finto avvocato che le chiedeva 7 mila euro in contanti per risolvere la situazione. Poi si è sentita dire che anche gioielli e oro andavano bene e che un presunto agente sarebbe passato a ritirare tutto. Subito dopo l’anziana ha contattato il figlio che avrebbe subito quel trattamento e, tranquillizzata, ha denunciato l’episodio. Stavolta ha vinto lei.

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