Scuola Corridoni, nuova scossa. Torna la paura

Ieri i bambini sono stati fatti evacuare per dodicesima volta da dicembre. Nel mirino delle vibrazioni resta la Innse. Annunciata conferenza dei servizi.

(red.) Quella vissuta ieri, giovedì 9 maggio, è stata un’altra mattina di disagi e preoccupazione alla scuola elementare “Corridoni” a Brescia, in città. Infatti, intorno alle 12 si è verificata una nuova scossa – la dodicesima dallo scorso dicembre 2018, quando sono iniziate – spingendo all’evacuazione degli studenti per circa un’ora e mezza. E di conseguenza cresce il timore e la paura perché finora non è mai stato accertato con esattezza quali siano le cause delle vibrazioni. In realtà nel mirino è finita da tempo la Innse Cilindri che proprio ieri, giovedì, ha consegnato a palazzo Loggia i risultati di uno studio commissionato al Politecnico di Torino proprio per quelle vibrazioni.

Non si parla di allarme e nemmeno di situazione di emergenza, ma l’assessore all’Ambiente di Brescia Miriam Cominelli fa sapere di aver avviato una conferenza dei servizi che tra una decina di giorni porterà allo stesso tavolo l’Arpa Lombardia, l’Ats, la stessa fabbrica, la Provincia e il Comune, magari con l’impiego dell’università degli Studi. Già lo scorso 18 aprile erano stati effettuati dei test all’istituto scolastico e alla vicina azienda dando segnali rassicuranti, ma l’episodio di ieri mattina, che ha fatto giungere sul posto anche i vigili del fuoco, la Polizia Locale e i carabinieri è stato sufficiente a ridare l’allarme. Tanto che nel mirino dei controlli, oltre alla Corridoni, sono finite anche l’asilo Piaget e la scuola media Fermi che fanno parte dell’istituto comprensivo Nord 1 di via Sant’Eustacchio.

Presenti sul luogo anche l’assessore all’Ambiente Cominelli e quello all’Istruzione Fabio Capra che ieri pomeriggio hanno voluto incontrare la dirigenza del polo scolastico. E dai genitori nel frattempo si dicono in attesa dei risultati delle indagini, ma anche compiaciuti del fatto che la Loggia si stia muovendo. Nel dibattito è intervenuta anche la Fiom Cgil che chiede un incontro con il Comune “per aprire un confronto e verificare i motivi e le soluzioni, coinvolgendo tutti i soggetti che hanno le competenze e i ruoli per affrontare questo argomento, partendo dall’azienda e dai dati che sono stati rilevati”. La sensazione dominante è che a provocare queste sorti di terremoto siano i cicli produttivi della Innse, ma la preoccupazione riguarda il fatto che queste vibrazioni, avanti da vent’anni, sono intensificate.

E sulla situazione indaga anche la procura di Brescia che ha ricevuto un esposto presentato dal comitato dei genitori e di cui si attendono le conclusioni. Nel frattempo, però, non mancano anche le polemiche, a partire dalla Lega. “È assurdo che si sia arrivati al record di 12 evacuazioni alla elementare Corridoni di via Sant’Eustacchio” ha detto il consigliere comunale Michele Maggi. “Chiediamo quindi all’amministrazione, che fino ad oggi ha dormito, di intervenire in maniera seria e tempestiva, facendo il proprio dovere. Come Lega siamo vicini ai genitori e ai residenti che hanno subito questi disagi, che incidono negativamente anche sulla qualità della vita”. E annunciano la richiesta di una seduta specifica in commissione e un tavolo di lavoro. “Prima di bloccare l’attività delle altre aziende e di interrompere l’attività scolastica – conclude – sarebbe meglio individuare e bloccare gli impianti responsabili”.

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