Valvestino dopo il Guglielmo, altra Madonna mozzata

L'ennesimo episodio è stato segnalato da un escursionista l'1 maggio tra Magasa e Armo. Una statua senza testa. E' il secondo caso dopo l'altro scempio.

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(red.) Sembra che gli obiettivi degli autori di episodi di vandalismo siano ora le statue religiose. Sono ancora impresse negli occhi di tutti quegli scatti dell’effigie della Madonna con in braccio Gesù e le cui teste sono state decapitate a colpi di mazza o martello lungo il percorso del monte Guglielmo nel bresciano, ma anche delle edicole sacre bruciate. Non c’è neanche il tempo di dimenticare quelle foto, perché nei giorni precedenti a venerdì 3 maggio si è verificato un altro episodio simile. Ne dà notizia il Giornale di Brescia a proposito di quanto ha scoperto un escursionista sul monte Valvestino, sull’alto lago di Garda.

Proprio l’1 maggio, durante la giornata festiva, il testimone si stava muovendo a oltre 1.700 metri di altezza tra Magasa e Armo quando si è imbattuto nella statua della Madonnina dei sentieri di Bocca di Calbione di cui anche in questo caso mancava la testa. E’ l’ennesimo caso sacrilego dopo quanto avvenuto sul Guglielmo. E per quanto riguarda proprio il monte tra i più amati dai bresciani, gli escursionisti stanno cercando di aiutare gli inquirenti per risalire ai responsabili.

Tanto che anche la procura di Brescia sta valutando come comportarsi. Tuttavia, dalla Polizia di Pisogne fanno sapere che al momento non ci sono novità e anche i carabinieri stanno collaborando alle indagini. Di certo la sensazione è che colpire la statua della Madonna e le edicole sia legata a un gesto premeditato anche perché è complicato mozzare in quel modo l’effigie in cemento e attraversare il percorso che si presenta ancora ghiacciato e pericoloso.

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