Guglielmo, raid vandalico contro statue ed edicole

Il blitz, riportato da un escursionista bresciano, in scena nel fine settimana di Pasqua. Effigie di pietra della Madonna con bambino con teste mozzate.

(red.) E’ una delle montagne più amate dai bresciani, ma evidentemente non è così per tutti. Nel fine settimana di Pasqua, infatti, qualcuno è salito lungo i sentieri diretti al monte Guglielmo e al monumento al Redentore colpendo edicole votive e statue religiose. Lo scempio è stato scoperto da un escursionista bresciano che durante una passeggiata ha immortalato i danni di un blitz vandalico e poi postato sui social. Ad essere colpiti, tra gli altri, una statua della Madonna con in braccio Gesù bambino e che hanno le teste mozzate, forse con un martello o una mazza.

L’effige era posizionata un tempo in una nicchia di roccia lungo il sentiero verso Medelèt. Ma non è stato l’unico danno, perché sono state bruciate anche due santelle sul percorso che porta al passo della Caravina. L’ex presidente del Cai di Pisogne Gianpiero Corberi non ha esitato a definire “barbari” gli autori del raid vandalico. Ora si sta proponendo di organizzando una petizione o raccolta fondi per riparare i danni.