Brescia, rapine e violenze al parco: presi giovani

Cinque componenti di un gruppo accusati per due episodi tra aprile e luglio del 2018. Machete, bastoni e cocci di bottiglia contro chi reagiva a loro.

(red.) Nella giornata di ieri, martedì 23 aprile, i carabinieri bresciani della stazione di San Faustino con quelli della Compagnia cittadina e una Volante della Squadra Mobile e della questura hanno arrestato cinque giovani, tra indiani e pakistani, tutti dai 21 ai 25 anni, per rapine e violenze commesse in città ai danni di loro coetanei. Tutti – uno di loro è però ricercato – sono accusati di rapina aggravata e minacce, porto abusivo di armi e false attestazioni e sono stati condotti in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha accolto la richiesta formulata dalla procura per episodi che si erano verificati tra aprile e luglio del 2018. Ai ragazzi rapinatori e violenti le forze dell’ordine sono arrivate dopo una serie di indagini legate a denunce presentate dalle vittime.

In particolare, si parla di coltelli o pezzi di bottiglie di vetro puntati al collo dei giovani per farsi dare zainetti e oggetti di valore. E se chi subiva avesse reagito sarebbe andato incontro a violenze e bastonate. Alla cerchia dei giovani malviventi gli agenti sono giunti anche controllando i vari profili social e l’attività condotta su internet. Il primo caso di violenza si era consumato il 15 aprile del 2018 quando un componente del branco ha cercato di mettere le mani in tasca a un indiano che si trovava in centro storico. Questo era stato poi circondato e, rifiutandosi di dare denaro, era stato colpito a calci e pugni dai ragazzi armati di machete, bastoni e tirapugni. La vittima era stata derubata del portafogli, poi trasferito al pronto soccorso in ospedale dove gli erano stati diagnosticati dieci giorni di prognosi e in seguito aveva denunciato l’episodio ai carabinieri.

Il secondo caso era avvenuto il 14 luglio al Parco dei Poeti al Villaggio Badia quando il clan aveva preso di mira un componente di un gruppo di amici scagliandolo contro un cancello e mostrandogli un coccio di bottiglia. Gli altri che cercavano di chiamare il 112 erano stati bloccati finendo coinvolti nelle minacce. Nello stesso momento il quintetto aveva depredato anche alcuni zaini al parco e in seguito sul posto era arrivata una pattuglia della Polizia di Stato che li aveva condotti in questura per sentirli. In quell’occasione e dopo essere usciti, i malviventi avevano anche riconosciuto una vittima che li aveva denunciati e l’hanno quindi minacciato. A chiudere la loro spirale di violenza, nelle ore precedenti a mercoledì 24 aprile, è arrivata la detenzione in carcere.

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