Terrorismo, due arresti a Palermo. Uno abita a Brescia

Il 18enne marocchino Ossama Gafhir avrebbe indotto l'italiano Giuseppe Frittitta a seguire la radicalizzazione. Si preparavano a commettere attentati.

Più informazioni su

(red.) Questa mattina all’alba, mercoledì 17 aprile, due uomini sono stati fermati a Palermo nell’ambito di un’inchiesta connessa al terrorismo e alla radicalizzazione islamica. Sono Ossama Gafhir, marocchino 18enne e l’amico italiano, siciliano, Giuseppe Frittitta di 25 anni. Il primo è accusato di istigazione a commettere reati di terrorismo ed è stato intercettato mentre parlava proprio con l’amico, aspirante jihadista. Secondo quanto ha scoperto la magistratura di Palermo e di cui scrive l’agenzia Ansa, i due si sarebbero addestrati per diversi mesi per compiere atti terroristici e di sabotaggio preparandosi all’uso di armi e allenandosi per raggiungere una preparazione fisica e militare idonea a combattere a fianco dei miliziani dell’Isis in Siria.

Almeno questa è una delle accuse che viene formulata a carico dei due. Si sarebbero conosciuti tramite internet e proprio Gafhir avrebbe indotto Frittitta a radicalizzarsi. Quest’ultimo abita a Brescia dove svolge la professione di autotrasportatore. Gli inquirenti hanno monitorato la sua attività di propaganda sui social, scoprendo che aveva avuto dei rapporti per mesi, usando internet, con una jihadista americana che vive negli Stati Uniti e che gli forniva indicazioni riservate sulle zone teatro delle battaglie dell’Isis. E ora gli inquirenti stanno cercando di risalire proprio a lei.

L’indagine ha anche appurato che il palermitano si faceva chiamare Yusuf e si è sposato a Brescia con una marocchina. A coordinare l’intera inchiesta sono stati il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, l’aggiunto Marzia Sabella e il pubblico ministero Gery Ferrara.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.