Omicidio Desirée Piovanelli, nuova traccia di dna

Una quinta persona coinvolta nel delitto della Cascina Ermengarda di Leno? Il padre lo ha sempre sostenuto, e ora chiede nuove indagini.

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    (red.) Torna d’attualità l’omicidio di Desirée Piovanelli, la ragazza di Leno uccisa il 28 settembre del 2002 da tre coetanei e un uomo adulto
    Sul giubbino dell’adolescente, ammazzata a 14 anni, è stata trovata una traccia biologica mai analizzata in precedenza, e i legali del papà della vittima, Maurizio Piovanelli, che ha sempre sostenuto che dietro all’omicidio ci fosse un mandante legato a un giro di pedofilia, hanno chiesto nuove indagini. 

    Secondo una perizia dei Ris di Parma, infatti, si parla di una traccia sul gomito e sul costato, “riconducibile ad un soggetto di sesso maschile diverso dagli indagati”. Dunque una quinta persona, insieme ai tre minorenni, che hanno scontato la pena (18, 15 e 10 anni di reclusione), e Giovanni Erra, tutt’ora detenuto in carcere, dove sta lavorando alla revisione del processo, che sta scontando una pena di 30 anni

     

    Alcuni giorni fa, sul cancello di casa della famiglia di Desirée Piovanelli a Leno, nel bresciano, è stato trovato un fantoccio con tanto di teschio impiccato, proprio alle sbarre del portale d’ingresso all’abitazione. Un probabile atto di intimidazione nei confronti della famiglia, se si considera che proprio in questi giorni la vicenda del 2002 è tornata attuale

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