Valtrompia, indagine metalli: sequestro da 6 mln

35 imprenditori sarebbero coinvolti in inchiesta della procura con Finanza. Si parla di fatture false emesse per 120 milioni nel periodo dal 2011 al 2015.

(red.) La Valtrompia, nel bresciano, è scossa da un’inchiesta condotta dalla procura di Brescia tramite la Guardia di Finanza e che ha portato al coinvolgimento di 35 persone attive nel settore dei metalli e con un sequestro preventivo a loro carico di 6 milioni di euro. Di tutto questo ne dà notizia il Giornale di Brescia parlando di fatture false per operazioni inesistenti, con una parte degli importi trattenuti da chi emetteva i documenti, e un rimborso ingiustificato chiesto allo Stato da chi le riceveva. Il sequestro preventivo, come segnala ancora il quotidiano bresciano, è stato firmato dal giudice delle indagini preliminari Lorenzo Benini sulla base dei controlli effettuati dalle Fiamme Gialle sui bilanci aziendali nel periodo dal 2011 al 2015.

Si parla di fatture false per 120 milioni di euro e un sequestro di 6 milioni, cioé l’importo che gli imprenditori avrebbero trattenuto. 35, come detto, le persone che sarebbero coinvolte, tra cui anche nomi noti nell’imprenditoria bresciana. Le indagini sono emerse anche a livello di intercettazioni telefoniche in cui emerge la figura di un imprenditore 58enne di Lumezzane considerato amministratore di almeno undici società e che avrebbe emesso fatture false per operazioni inesistenti.

A una famiglia di Marcheno sono stati sequestrati 440 mila euro, per una serie di operazioni fatte con la propria attività ritenute evidentemente poco trasparenti, a un’altra azienda sono stati congelati immobili e denaro per un importo di 2,7 milioni di euro. Infine, un terzo sequestro da 1,3 milioni ai danni di un’altra impresa che in Valtrompia lavora nel campo dei metalli. E dalle indagini emerge anche come uno degli indagati fosse andato in Croazia per prelevare soldi in contanti dalle banche e da dare a chi cedeva in modo fittizio le merci. Come si è arrivati a tutto questo? Le Fiamme Gialle nella loro attività hanno scoperto guadagni inspiegabili da milioni di euro nei primi anni dell’attività di lavoro, con società gestite da imprenditori con poca esperienza e per imprese che durano pochi anni prima di chiudere.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.