Blitz Marchese, Dell’Osso: “Mafia è radicata“

Così il pg di Brescia commenta il blitz della Dia di Caltanissetta con la bresciana. Sigilli anche a un bar e società intestate all'interno dello Skyline18.

(red.) “Questo sequestro dimostra che ormai la criminalità organizzata fa parte del tessuto imprenditoriale bresciano e dell’intero distretto della Corte d’Appello. Non si può davvero più parlare di infiltrazione, ma di vero e proprio radicamento sul territorio. Purtroppo questa vicenda dimostra una volta di più che l’applicazione di misure come la sorveglianza speciale e l’obbligo di soggiorno servono a poco. Talvolta l’effetto è contrario rispetto a quello previsto. Solo colpendo affiliati e ‘contigui’ nelle loro ricchezze ci può permettere di togliere linfa vitale alla criminalità organizzata. Purtroppo quando il denaro sporco viene ripulito con attività oneste diventa difficile intervenire”. Così il procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso commenta il sequestro di beni per 15 milioni di euro a carico dell’imprenditore 33enne Rosario Marchese, residente in una villa a Lonato del Garda, nel bresciano, dove è sottoposto alla sorveglianza speciale e all’obbligo di soggiorno.

Infatti, è ritenuto molto vicino al clan Rinzivillo della mafia siciliana. Sigilli da parte della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta in collaborazione con la sezione operativa di Brescia verso l’uomo di Caltagirone sono scattati anche per sette società, tre auto e due attività. Le società collegate al suo nome vanno dal settore della consulenza amministrativa, finanziaria e aziendale fino alla sponsorizzazione di eventi e marketing sportivo, il noleggio di autovetture e mezzi marittimi e aerei, il commercio di prodotti petroliferi, studi medici specializzati, aziende di apparecchiature per l’illuminazione e gestione di bar. Bloccato anche un dipinto attribuito al pittore fiammingo Jacob Jordaene del diciassettesimo secolo e per un valore di circa 6 milioni di euro che era nello studio della sua holding in via Montenapoleone a Milano.

Sigilli anche a una società che opera all’interno dell’aeroporto Catullo di Verona. “Estranea a questa vicenda giudiziaria – scrive la Catullo in una nota.- Nulla nello scalo è stato messo sotto sequestro. Abbiamo in essere due contratti con due società del gruppo Marchese: uno è relativo a un rent-a-car, l’altro è invece di natura pubblicitaria. Per entrambi è stata richiesta copia del certificato generale del casellario giudiziale, da cui non è risultata pendenza”. Sequestri sono scattati anche a Brescia, oltre che in altre province italiane, tra il Joseph Café di corso Matteotti e altre società che si trovano all’interno dello Skyline 18, cioè il “grattacielo” di Brescia.

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