Lecce, frode su imballaggi: nei guai un bresciano

Operazione della Finanza salentina che ha coinvolto anche un imprenditore della nostra provincia. Società create per evadere e trasferire debiti all'estero.

(red.) Nelle ore precedenti a sabato 23 febbraio le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Lecce hanno arrestato tre persone e notificato un avviso di garanzia ad altre cinque per società che accumulavano debiti tributari, poi trasferite ai bulgari e quindi in modo fittizio all’estero. E tra quelli finiti nei guai c’è anche un bresciano che avrebbe collaborato a queste attività illecite. Si tratta di un imprenditore arrestato ieri mattina, venerdì 22, dalla Finanza di Pisogne per l’operazione “Imballaggi sicuri”. L’organizzazione era stata in grado di non dichiarare fino 30 milioni di euro e di evadere, tra Ires ed Iva, circa 14 milioni. Insieme al bresciano, gli altri due arrestati sono individui di Presicce, in provincia di Lecce.

Uno di loro è un imprenditore che lavora nella produzione e commercio di imballaggi in plastica e che ha gestito il proprio business creando società. Ma dopo aver accumulato debiti tributari, le ha cedute a soggetti bulgari. L’altro è un consulente fiscale che consigliava proprio sui modi per evadere le tasse. E il bresciano coinvolto avrebbe aiutato proprio il primo a portare il denaro in Slovenia tramite fatture per operazioni inesistenti e creando “cartiere” con cui riciclare un milione di euro dell’evasione fiscale.

Trasferendo poi il denaro su conti correnti di banche estere. Si è anche scoperto che le società legate allo stesso imprenditore della nostra provincia si trovavano nel suo studio professionale. L’operazione della Finanza ha portato anche al sequestro preventivo per la confisca di oltre 12 milioni di euro verso beni e disponibilità finanziarie legate alle persone coinvolte.

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