Linate, tunisino si lancia per evitare espulsione

Era l'aeroporto scelto dalla questura di Brescia che ora ne sta cercando un altro per rimpatriare il 26enne. Nell'inseguimento si è ferito anche militare.

(red.) Per evitare l’espulsione dall’Italia, come aveva stabilito per lui la questura di Brescia, si è persino lanciato da un’altezza di quattro metri per sfuggire alla cattura ed è rimasto ferito. E’ successo ieri mattina, venerdì 15 febbraio, all’interno dell’aeroporto di Milano Linate che era stato indicato dalle autorità come punto di partenza per un volo di sola andata per un tunisino di 26 anni. Ma questo, poi riuscito a divincolarsi, è fuggito all’interno dello scalo seguito dai militari e si è lanciato nel vuoto da una balaustra.

Ha finto di avere dolori lancinanti alle gambe, invece le sue condizioni erano meno gravi rispetto a quanto si pensava. Infatti, nonostante avesse cercato di prendere tempo, è stato dimesso dal Policlinico di Milano. A questo punto la questura di Brescia sta cercando un altro volo per rimpatriare il nordafricano. La caduta ha però avuto conseguenze anche sul militare 36enne che lo inseguiva, tanto da riportare la frattura scomposta di una spalla e incassando una prognosi di 45 giorni.

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