Gargnano, 63enne stroncato da un infarto in cantiere

Luigi Roncati è stato trovato da un collega accasciato accanto all'escavatore che stava guidando in via del Lis. Dal 2016 l'unione civile con un uomo.

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(red.) Si chiamava Luigi Roncati, di 63 anni, l’uomo che ieri mattina, lunedì 14 gennaio, alle 9, ha perso la vita mentre operava in un cantiere a Gargnano, sull’alto lago di Garda bresciano. Nessuna caduta da un’impalcatura, come si pensava all’inizio del dramma, ma un infarto che ha colto l’operaio, dipendente di un’impresa edile. Residente in via Valvestino, aveva iniziato da pochi minuti la giornata di lavoro in via del Lis, una stretta strada di periferia che sale dall’incrocio della Gardesana verso via Rimembranza. Questo tratto di carreggiata era chiuso al transito proprio per alcuni cantieri tra sottoservizi e asfalti.

E in uno di questi era operativo anche il 63enne. A un certo punto un collega avrebbe notato il corpo a terra di Luigi accanto all’escavatore che la vittima stava guidando. Subito dopo ha chiamato i soccorsi facendo muovere sul posto le ambulanze, gli agenti della Polizia Locale di Gargnano e anche l’elicottero atterrato nel vicino campo sportivo. Ma per l’uomo ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. Nel pomeriggio la salma è stata poi condotta in obitorio per tutti gli accertamenti medico legali del caso. Dal 2016 conviveva con un uomo con il quale aveva stretto la prima unione civile tra persone dello stesso sesso nel paese gardesano.

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