Neonato grave al Civile, colpito da un‘infezione

Venuto alla luce il 4 dicembre, è in terapia intensiva per un batterio. Nella stessa stanza altri due bimbi morti in una settimana. Caso simile in estate.

Più informazioni su

(red.) Il reparto Neonatale dell’ospedale Civile di Brescia torna di nuovo nel mirino dopo che in estate era stato chiuso per un certo periodo a causa del decesso di un bambino che aveva contratto il batterio Serratia marcescens. Ora, invece, si parla di un altro bimbo, nato prematuro lo scorso 4 dicembre, che dalla fine del 2018 si trova ricoverato in terapia intensiva. Si tratta di un neonato, secondogenito di una coppia, che lo scorso 29 dicembre avrebbe contratto un batterio, ancora da definire stando a quanto emerge dal Civile e per una vicenda drammatica di cui dà notizia il Giornale di Brescia. Il nascituro era stato colpito da un pneumotorace dal quale è però guarito, ma in seguito ha avuto uno shock e attualmente lotta per la vita nella struttura cittadina.

E a questo punto la madre vuole vederci chiaro, anche perché nella stanza dove è stato degente il piccolo subito dopo la nascita erano morti altri due bimbi nell’arco di una sola settimana. Si tratta di una piccola venuta a mancare alla fine dell’anno e di un altro mercoledì notte 2 gennaio. Dall’ospedale dicono, riportato dal quotidiano bresciano, che è da verificare se i tre casi, compreso l’ultimo in ordine di tempo di una famiglia bresciana, siano collegati, anche se di certo i quadri sanitari sono diversi.

E per prevenire altri drammi, come quello dell’estate scorsa, attualmente vengono effettuati i tamponi sui piccolissimi degenti ogni due settimane rispetto al solo arrivo in precedenza. E a proposito del decesso del bambino in estate, di cui si sta occupando la procura di Brescia, a metà gennaio sarà presentata una relazione da parte dei consulenti. Sedici persone, tra medici e addetti, sono indagate.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.