Operaio kosovaro di Edolo muore in infortunio a Como

Curri Zyber mercoledì è scivolato su lastra di ghiaccio mentre lavorava a un impianto idroelettrico. Era stato nella guerra di liberazione del suo Paese.

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(red.) Un uomo di 48 anni di origine kosovara, ma residente da tempo a Edolo, nel bresciano, è rimasto vittima di un tragico infortunio sul lavoro in provincia di Como. E’ successo mercoledì mattina 12 dicembre quando Curri Zyber, questo il suo nome, dipendente di un’impresa edile di Sondrio, con altri colleghi stava lavorando per posare dei tubi a un impianto idroelettrico a Cavargna, piccolo paese nel comasco. Erano circa le 11,30 quando l’uomo stava risalendo lungo una strada sterrata e stretta a lato di una scarpata e mentre portava a mano del materiale da lavoro. Ma percorrendo quella via, sarebbe scivolato su una lastra di ghiaccio ed è precipitato per diversi metri proprio lungo il pendio e sbattendo più volte la testa contro le pietre presenti sul posto.

I colleghi che lo hanno visto ruzzolare hanno subito allertato i soccorsi temendo in una tragedia. Infatti, sul posto era arrivato anche l’elicottero per caricare il 48enne con un verricello, ma ormai per lui non c’era più nulla da fare, era morto sul colpo. La sua salma è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Como e la procura locale ha deciso di aprire un’inchiesta. Sul posto si erano mossi anche i carabinieri e i tecnici dell’Ats per sentire i colleghi di lavoro dell’operaio e raccogliere testimonianze. Curri Zyber, che lascia la moglie e quattro figli mandando nello sconforto l’intera comunità camuna di Edolo che lo conosceva, negli anni ’90 era stato militare nella guerra di liberazione del Kosovo contro l’esercito serbo. Con il Paese straziato aveva poi deciso di abbandonare tutto e trasferirsi in Italia dove, però, ha trovato la morte.

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