Nuvolento, padre pusher operaio finisce in manette

Un 36enne albanese e con due figli cercava di arrotondare lo stipendio vendendo cocaina ai clienti. Ma un blitz dei carabinieri lo ha costretto a fermarsi.

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(red.) Evidentemente non bastava il suo stipendio da operaio per le proprie esigenze. Ma per arrotondare la busta paga ha pensato di mettersi a spacciare sostanze stupefacenti. Succede a Nuvolento, nel bresciano, dove i carabinieri della stazione hanno monitorato dei continui via vai sospetti verso le vie Kennedy e Vittorio Emanuele. Dopo un’attenta operazione di monitoraggio, hanno deciso di entrare in azione. E’ accaduto nei giorni precedenti a venerdì 7 dicembre quando un 36enne albanese residente in paese, padre di due bambini, incensurato e insospettabile, è stato beccato mentre spacciava cocaina.

Il blitz è scattato all’ennesimo scambio tra denaro e droga che ha portato i militari a muoversi tra via Kennedy e piazza Roma. Il meccanismo era molto semplice. Dopo che il pusher si era costruito una certa pubblicità e attendibilità, si faceva contattare via Whatsapp dai clienti per definire il posto e l’orario. Al momento indicato il cliente arrivava in auto senza nemmeno scendere e lo spaccio si consumava in pochi secondi. Ma nell’ultimo caso gli è andata male sia al pusher, ma anche al cliente che aveva cercato inutilmente di cancellare i messaggi dalla chat. A bordo della vettura non sono state trovate altre sostanze, mentre il padre operaio spacciatore è stato arrestato. Ieri, giovedì, è arrivata anche la convalida.

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