Militare aerobase di Ghedi il sub morto a Toscolano

Miguel Verdecchia, di 39 anni, era con altri due commilitoni ieri mattina quando si è calato in acqua per fare sport. Recuperato dai vigili del fuoco.

(red.) Si chiamava Miguel Verdecchia, di 39 anni, attivo come militare all’aerobase di Ghedi, nel bresciano, la vittima dell’immersione di ieri mattina, domenica 2 dicembre, nel lago di Garda a Toscolano Maderno. L’uomo, originario del Lazio e residente a Bedizzole, appassionato e con una certa esperienza in fatto di immersioni, all’alba aveva raggiunto con altri due commilitoni la parte nord del paese gardesano, nella zona della Casetta degli spiriti e dove si trova anche un presepe sommerso. Il trio si era calato con l’intento di compiere un’attività sportiva sott’acqua, senza troppe pretese, raggiungendo i 40 metri di profondità e in effetti hanno preferito calarsi in una zona in cui l’acqua non è così alta. Ma dopo essersi immersi e aver raggiunto i 38 metri, i due amici e colleghi di Miguel hanno capito subito che c’era qualcosa che non andava.

Il 39enne, infatti, si era sfilato dalla bocca l’erogatore di ossigeno ed è stato raggiunto dagli altri due che avevano cercato di riportarlo il prima possibile verso la superficie. Ma a un certo punto sono finiti in una nuvola di fango e Miguel è sparito, mentre gli altri due non hanno potuto fare altro che uscire dall’acqua e allertare i soccorsi. Erano circa le 8 quando la centrale operativa del 118 ha ricevuto la chiamata, muovendo sul posto la Guardia costiera e i volontari del Garda in motovedetta per i vigili del fuoco. Questi, usando delle telecamere rov a livello subacqueo hanno individuato e recuperato il 39enne a 48 metri di profondità. Ormai era privo di vita e la salma è stata portata a metà mattina al porto di Marina di Bogliaco. Qui sono poi arrivati anche la Guardia medica, gli agenti della Polizia Locale e i carabinieri di Toscolano per ricostruire quanto accaduto.

Sembra che si sia trattato di un malore, considerando che c’era ancora ossigeno nelle bombole portate dall’uomo e nessun problema di funzionamento. Ora il corpo è in attesa di tutti gli accertamenti medico legali del caso. E quella di Miguel si tratta della quarta morte in un anno e mezzo per i subacquei del lago di Garda dopo il polacco Adam Krzystof Pawlik di 50 anni, scomparso a Limone, il connazionale Darius Pawlusz di 48 anni morto al porto di Tremosine e un altro polacco, Waclaw Lejko, di 38 anni che aveva perso la vita mentre cercava di raggiungere i 275 metri di profondità. E la morte dell’ultimo sub, Miguel Verdecchia, ha scosso l’aerobase di Ghedi. Era stato nominato primo aviere capo scelto dell’Aeronautica militare, poi aveva raggiunto la provincia di Brescia dove da vent’anni lavorava al 6° Stormo e aveva trovato residenza a Bedizzole. Autista di autoreparto come professione militare, era appassionato di immersioni subacque come pratica sportiva. Lascia la moglie Veronica Gatelli con la quale questo mese di dicembre avrebbe festeggiato dieci anni di matrimonio.

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