Bergamo, due bresciani nei guai: caccia illegale

Sono due 18enni di Artogne e Berzo Inferiore beccati all'oasi Mano di Sovere dove la pratica venatoria è vietata per le popolazioni di caprioli e cervi.

(red.) Nelle ore precedenti a mercoledì 28 novembre gli agenti della Polizia provinciale di Bergamo sono stati impegnati in un intervento di contrasto al bracconaggio all’oasi protetta “Mano di Sovere” dove si trovano spesso caprioli e cervi in fase di ripopolamento e quindi la caccia è vietata. Le forze dell’ordine, infatti, si sono mosse dopo aver notato due fuoristrada che erano nelle vicinanze.

A bordo di uno di questi c’erano due bresciani di 20 anni residenti ad Artogne e Berzo Inferiore che sono stati denunciati e si sono visti sequestrare armi e munizioni. L’operazione era scattata di notte dopo che gli agenti avevano notato un potente faro che illuminava la zona, oltre a carabine di grosso calibro. Con i due bresciani c’era anche un 18enne bergamasco di Rogno, intestatario di uno dei due mezzi, che aveva cercato di far perdere le proprie tracce, ma è stato bloccato.

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