Colpi ai bancomat, arresti tra Brescia e nord-est

Da questa mattina è in corso un'operazione dei carabinieri anche a Padova, Treviso e Vicenza. Scoperto anche un fucile da guerra nascosto sotto un tombino.

(red.) Potrebbe trattarsi di un colpo assestato e decisivo ai danni di una banda dedita ai furti con esplosioni ai bancomat, anche nel bresciano. E’ quello inferto da questa mattina, venerdì 16 novembre, da parte dei carabinieri del comando provinciale di Brescia con quelli di Padova, Treviso e Vicenza. L’operazione deriva da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia su richiesta della procura, nei confronti di due italiani di origine sinti residenti nel trevigiano e nel padovano.

I due, con altrettanti italiani sinti residenti nel padovano e denunciati a piede libero, sono ritenuti responsabili in concorso di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat in istituti di credito, riciclaggio e incendio. Oltre agli arresti e denunce, sono in corso di svolgimento anche sei perquisizioni personali e domiciliari verso indagati per favoreggiamento reale e personale. Durante l’attività investigativa è stato anche trovato e sequestrato un fucile d’assalto prodotto in ex Jugoslavia e con munizioni che era nascosto sotto un tombino stradale in provincia di Padova e a disposizione della banda.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.