Brescia, clochard “gentile“ multato: chiede un lavoro

Un 66enne francese laureato ha ricevuto la 50° sanzione per aver chiesto l'elemosina. Scrive al sindaco chiedendo scusa e si propone anche di fare lezioni.

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(red.) E’ una storia di dignità e indigenza particolare quella che arriva da Brescia città. Nei giorni precedenti a martedì 23 ottobre un uomo di 66 anni di origine francese, che trascorre le sue giornate chiedendo l’elemosina tra le vie cittadine e la notte in un dormitorio pubblico, ha incassato una multa di 142 euro riferita a quanto aveva fatto a metà luglio. Cioé per aver chiesto qualche spicciolo ai bresciani che passeggiavano. L’intera vicenda è raccontata dal Giornale di Brescia e sembra esserci molto di più rispetto alla consueta situazione di un clochard. L’uomo, come ammette lui stesso, era arrivato alcuni anni prima a Brescia dalla Francia per una proposta di lavoro che gli era stata offerta. Ma poi era fallita insieme al 66enne rimasto senza occupazione.

Quindi, ha iniziato a peregrinare per la città ponendosi con un cartello in un angolo anche nel centrale corso Zanardelli. E l’ultima sanzione ricevuta non sarebbe l’unica, anzi ne ha avute cinquanta e nessuna pagata anche perché l’uomo non ha residenza a Brescia. Tra l’altro è stato anche colpito da un ictus che lo ha privato della sensibilità dal lato destro, faticando con la mano e trascinando il piede. Dal consolato francese è riuscito a ottenere una pensione minima di 400 euro al mese e, dopo aver incassato l’ultima multa per accattonaggio, previsto dal regolamento di Polizia urbana, ha deciso di scrivere al sindaco Emilio Del Bono scusandosi della propria situazione e degli atteggiamenti. E chiede una seconda possibilità: laureato in matematica, l’uomo che si presenta sempre ben vestito propone di dare lezioni proprio di matematica, ma anche fisica e lingua francese.

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