Caccia illegale, tre fermati nelle campagne Bassa

Due di Mazzano beccati a catturare tordi tramite reti e richiami vietati a Carpenedolo. A Remedello un individuo voleva cacciare fagiano senza porto armi.

(red.) Nel corso del fine settimana appena trascorso tra venerdì 12 e domenica 14 ottobre le Guardie volontarie della Provincia di Brescia con il Nucleo Antibracconaggio dei carabinieri e il Wwf hanno condotto un paio di interventi contro la caccia illegale. Quello più degno di nota ha riguardato un 65enne e un 52enne, residenti a Mazzano, che sono stati sorpresi nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 tra le campagne di Carpenedolo, al confine con la provincia di Mantova. Usavano delle reti e con tanto di richiami acustici vietati con l’intento di catturare dei tordi che poi avrebbero rivenduto ad altri cacciatori o a commercianti. In effetti, nelle gabbie c’erano 36 di questi esemplari che avevano appena catturato.

Ma un’altra sorpresa è arrivata nel momento in cui i due, fermati, sono stati portati nelle loro case soggette a perquisizione. Qui i carabinieri hanno trovato diversi uccelli morti e di specie non cacciabili e 3 mila cartucce a disposizione per ciascuno dei due, quindi oltre il limite consentito. Tutto il materiale, insieme al mezzo usato per raggiungere Carpenedolo, è stato sequestrato. Ieri, invece, domenica, i carabinieri forestali con il Wwf sono intervenuti a Remedello per fermare un cacciatore che si muoveva senza il porto d’armi e mentre cercava di sparare a un fagiano vicino a un capanno. L’autorizzazione a detenere armi gli era stata revocata dopo aver incassato una denuncia per violenza domestica.

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