Frode fiscale Novara, Brescia tra le coinvolte

C'è anche la nostra provincia nell'inchiesta che ha portato a scoprire fatture false su movimenti mai accertati. Cinque denunce e sequestro di 1,5 milioni.

(red.) Compare anche la provincia di Brescia in un’operazione condotta nei giorni precedenti a giovedì 11 ottobre dalla Guardia di Finanza di Novara e che ha portato al sequestro di oltre 1,5 milioni di euro e alla denuncia di cinque persone per frode fiscale. Nel mirino sono finite imprese piemontesi attive nella plastica e verificate dalle Fiamme Gialle. Così si è arrivati alle indagini che hanno coinvolto anche i territori di Reggio Emilia, Parma, Napoli, Alessandria, Varese, Como, Mantova e appunto Brescia.

Si sono scoperte false fatture, sopravvalutazione del magazzino e contabilizzazione di componenti positivi di reddito fittizi inseriti in bilancio dalle società, ma per movimenti mai effettuati e sfruttando società amministrate da prestanome. La procura di Milano, a capo dell’inchiesta, ha portato all’operazione “Consilium” con cui si è verificato che alcune aziende attive nelle altre province avevano emesso fatture false per forniture di materie prime mai accertate. Questo ha permesso alle imprese novaresi coinvolti di inserire costi per 3,8 milioni di euro e Iva detratta per oltre 4,5 milioni. I cinque denunciati sono accusati di comunicazioni sociali, mendacio bancario e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ma sono anche state segnalate due aziende.

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