Capovalle, uccidono capriolo e cucciolo: denunce

Sette bracconieri sono stati colti dalla Polizia provinciale mentre macellavano l'animale più piccolo. Avevano anche usato munizioni che sono illecite.

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(red.) E’ una scena orribile quella a cui hanno assistito gli agenti del Nucleo ittico venatorio della Polizia provinciale di Brescia, del distaccamento di Vestone, nel momento in cui hanno raggiunto un fienile a Capovalle, nel bresciano. All’interno c’erano sette bracconieri che stavano macellando un cucciolo di capriolo dopo averlo ucciso. Gli operatori si stavano muovendo nella zona dell’alta Valsabbia nelle ore precedenti a giovedì 4 ottobre nel corso di un’attività. Infatti, erano appena stati uccisi un esemplare femmina di capriolo di 3 anni e il cucciolo di quattro mesi.

A peggiorare la situazione dei cacciatori, il fatto di aver usato delle munizioni vietate in ogni periodo di stagione venatoria. E i sette avevano deciso di entrare in azione proprio a Capovalle per portare a termine la loro attività. Sono quattro bracconieri di Idro, un altro di Nave, uno di Capovalle e un altro della provincia di Trento. Tra l’altro, due di loro erano già stati denunciati sempre per caccia illecita.

Gli agenti di Polizia, dopo aver percorso il monte Stino, hanno trovato il gruppo nel fienile colti in flagrante e sono stati tutti denunciati con l’accusa in concorso di abbattimento illegale di ungulati. I loro fucili sono stati sequestrati e i sette cacciatori dovranno pagare una sanzione e risarcire i danni. I resti dei due animali saranno invece distrutti.

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