Ricerche di Iuschra, nel mirino i boschi di Serle

Ottanta uomini da ieri e analizzati i primi 65 ettari di area in Castello e verso Botticino. Acquisito elenco dei veicoli che hanno percorso quella strada.

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(red.) Ieri mattina, giovedì 27 settembre, come annunciato, sono riprese le ricerche per trovare Iuschra Gazi, la 12enne bengalese autistica sparita dall’altopiano di Cariadeghe, in Valsabbia, nel bresciano, dal 19 luglio e mentre era con altri ragazzi in gita. Sul campo sono operativi circa ottanta uomini di ogni forza, tra speleologi, Protezione Civile e vigili del fuoco, insieme ai volontari, che operano anche con l’aiuto dei droni. Dalla prefettura di Brescia fanno sapere che l’attività di ricerca dovrebbe durare dieci giorni per controllare ogni angolo dei 750 ettari di area. L’attenzione è tutta su Serle e fino a Botticino tra le località Cocca, Castello, Bodolet, Paina, Ghiacciarolo, Acque e Valle del Fò.

E i mezzi aerei come droni saranno fondamentali per fare una mappatura e capire il percorso analizzato durante i briefing che coinvolgono il personale. E se a luglio si muovevano anche i volontari, in questo caso sono soprattutto esperti, visto che la zona è ricca di boschi, aree impervie e difficili da analizzare. Ieri, intanto, giovedì, sono stati controllati i primi 65 ettari nella zona di Castello e in via delle Cave da parte della Protezione civile provinciale con quella di Serle, Botticino, Mazzano e Rezzato, oltre al Soccorso alpino e speleologi. Nel mirino ci sono anche le numerose grotte che fanno parte del territorio. Nel frattempo a Serle il Comune ha disposto la sospensione della caccia sulla zona, tanto che le stesse doppiette si sono dette disponibili a collaborare alle ricerche. E la procura di Brescia, nell’ambito dell’indagine sulla scomparsa della ragazzina, ha fatto acquisire l’elenco dei veicoli che quel 19 luglio erano stati autorizzati ad attraversare il bosco, così come i possessori di capanni da caccia sul posto.

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