Passirano, segrega figlia e genitori, poi fuoco: arresto

Un carabiniere forestale in manette dopo quanto aveva fatto sabato notte. Ha bruciato l'appartamento e i parenti sono stati liberati tramite una scala.

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(red.) Da ieri, domenica 23 settembre, un carabiniere forestale si trova detenuto nel carcere di Canton Mombello a Brescia dopo aver provocato il delirio nella tarda serata di sabato 22. Era accaduto pochi minuti prima di mezzanotte in un appartamento al primo piano di una palazzina in via don Minzoni a Passirano, nel Bresciano. L’uomo si trovava con la figlia di 12 anni e i propri genitori quando, dando fuoco ai peluche della ragazzina ha innescato l’incendio che ha coinvolto tutta la casa. Un inquilino ha sentito le urla e, dopo aver verificato che non si trattava di una semplice lite, è entrato in azione per dare una mano.

L’aiuto è arrivato tramite una scala dalla quale, attraverso una finestra, sono stati fatti uscire la figlia e i genitori del forestale che erano rimasti segregati all’interno, tra il fumo e le fiamme. Infatti, la porta principale era stata bloccata con la chiave spezzata nella serratura. In seguito sono arrivati i militari accompagnati dai vigili del fuoco per domare il rogo e arrestare l’uomo, accusato di incendio doloso.

Pare che il forestale, forse con problemi sentimentali (la compagna se n’era andata da qualche settimana) avesse avuto un atteggiamento strano già dalla mattina. Nessuna persona, per fortuna, è rimasta ferita.

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