Discarica abusiva, sequestro a cava Vezzola di Lonato

(red.) Tav o non tav, nel frattempo l’alta velocità ferroviaria è costretta al primo ostacolo. E la differenza di vedute sull’opera non c’entra nulla. Tra Lonato e Desenzano del Garda, nel bresciano, i carabinieri forestali di Salò su mandato del magistrato Ambrogio Cassiani hanno sequestrato un’area da 10 mila metri quadrati e denunciato il proprietario all’autorità giudiziaria. La zona, per opera di una trattativa privata, contiene un laghetto non più attivo e che sarebbe stata destinata a Cepav 2 per stoccare il materiale di scavo della galleria di Lonato per il passaggio dell’alta velocità.

La sensazione della procura e dei militari è che il titolare dell’azienda sull’area, alla cava Vezzola, avesse messo in campo uno smaltimento illecito di rifiuti al posto di un intervento di risanamento che era stato autorizzato per un piazzale. E l’acqua doveva quindi essere riempita con materiali non pericolosi e certificati. Invece, con i tecnici di Arpa Lombardia sono stati trovati rifiuti da demolizioni edili, terre e rocce da scavo con possibili rischi anche per le falde acquifere. E il tutto era stato ricoperto con del materiale innocuo. Peccato che la furbizia sia venuta alla luce, con la magistratura che ha denunciato il titolare per realizzazione e gestione di discarica abusiva. Ora si valuterà l’indice di pericolosità dei rifiuti, mentre la Tav rischia di essere azzoppata e di dover trovare un’altra area in caso di confisca se sarà accertata la discarica abusiva.