Donna scomparsa da Brescia, arrestato il marito

Non si hanno notizie della 29enne Allou Suad. Una telecamera della casa di via Milano immortala il compagno mentre carica in auto un pesante sacco nero.

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(red.) Ha tutti i contorni di un giallo quanto successo a una giovane madre di 29 anni residente con i figli di 9 e 3 anni in un appartamento di un condominio in via Milano 138 a Brescia. La donna, Allou Suad, marocchina ma dallo stile di vita perfettamente occidentale, risulta scomparsa dalla notte tra domenica 3 e lunedì 4 giugno. La notizia delle ore intorno a venerdì 8 giugno è che il marito, di 21 anni più vecchio, è stato bloccato ed è in stato di fermo con l’accusa di omicidio. A incastrarlo, pare, una telecamera che si trova sul retro della palazzina residenziale in corrispondenza di un bar e che lo avrebbe immortalato mentre caricava un pesante sacco nero sulla propria auto, una vecchia Mercedes. Su tutto questo sta indagando la Squadra Mobile della Questura insieme alla Polizia Locale di Brescia.

Allou Suad viveva con i figli in via Milano dopo che da tempo si era separata dal marito che aveva denunciato per maltrattamenti e violenze in famiglia e proprio a distanza di una settimana dai presunti fatti era in programma un’udienza in tribunale per la quale forse l’ex compagno avrebbe voluto concordare con lei la versione dei fatti, se non ritrattare tutto. Dell’intera vicenda ne dà notizia il Giornale di Brescia. In effetti, l’uomo 50enne e operaio per una fonderia nella Bassa Bresciana, non avrebbe potuto vedere i due figli se non in determinate occasioni. Tutta questa vicenda sarebbe avvenuta nel fine settimana tra venerdì 1 e domenica 3 giugno quando la donna ha consegnato i figli all’uomo chiedendogli di riportarli a casa domenica sera, mentre lei aveva preso un treno per Cremona. Ma da domenica pomeriggio, dopo aver parlato con alcune amiche, di lei non si è avuta più traccia.

Tanto che anche la Polizia Scientifica sta annotando tutti gli elementi possibili. Poi lunedì sera l’uomo si sarebbe presentato dai vicini chiedendo di tenere i bambini che non avrebbe potuto vedere. E martedì mattina si è presentato alla Polizia Locale per denunciare la scomparsa della donna, mentre i figli sono stati affidati a una comunità. A quel punto le forze dell’ordine avevano aperto un’inchiesta contro la donna per abbandono di minore, ma durante la giornata di martedì la situazione sarebbe precipitata quando è stato sentito l’uomo che avrebbe fornito versioni contrastanti. Ed è finito nei guai con l’accusa di omicidio, mentre la sua auto e l’appartamento di via Milano sono stati sequestrati. Non è chiaro cosa sia successo domenica sera tra le 23 e le 5 del mattino successivo quando l’uomo è stato immortalato con un sacco nero.

Ha detto di aver avuto dei vestiti, ma gli investigatori ritengono che possa esserci il corpo della donna, anche se non è dato sapere se fosse morta o incosciente, oppure comunque viva. Di certo dal condominio di via Milano dove abitano numerosi stranieri nessuno avrebbe sentito nulla. Solo una donna dice di aver visto il figlio maggiore della coppia che si era presentato dicendo di non sapere dove fosse la madre e consegnando un foglio con il numero di cellulare del padre. L’uomo attualmente si trova nel carcere di Canton Mombello in stato di fermo, mentre il corpo della donna, che potrebbe essere stata uccisa dal compagno, ancora non si trova. La 29enne era addetta alle pulizie per una casa privata e lavorava anche in un ristorante del quartiere San Bartolomeo. Aveva denunciato il compagno per i maltrattamenti finendo quindi in una comunità protetta e anche aderito a una campagna contro la violenza sulle donne.

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