Denunce rifiuti, come funzionava sistema illegale

Si parla anche di fatture false emesse da sei dei nove denunciati e che risultavano essere nullatenenti e senza mai presentare le dichiarazioni dei redditi.

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(red.) Associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, ricettazione, emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti. Sono le accuse per le quali devono rispondere le nove persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Brescia sul traffico di metalli. Era successo tutto nel 2017 quando le Fiamme Gialle a Castenedolo, nel bresciano, avevano scoperto un autocarro pieno di rottami ferrosi e senza documenti mentre stavano conducendo una verifica fiscale a un’azienda.

Tra i denunciati, otto risiedono tra Brescia e provincia e un altro in Spagna. Si parla di fatture false emesse per oltre 3 milioni di euro e sequestri di auto e conti correnti per più di 2,5 milioni. Sei di loro sono risultati essere imprenditori con nulla di intestato che emettevano fatture false e non presentavano dichiarazioni dei redditi.

E altre imprese annotavano queste operazioni nella contabilità nascosta. Sarebbero stati proprio i primi sei a prendere il materiale ferroso in modo illecito e a portarlo agli altri tre. Le indagini, coordinate dalla procura di Brescia, hanno visto controlli e intercettazioni appurando che le aziende coinvolte erano una a Castenedolo e altre a sud di Brescia.

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