Brescia, addetto arrestato: sesso o soldi per una firma

Un dipendente del settore Edilizia di via Marconi avrebbe preteso prestazioni o denaro in cambio di dare il via libera a idoneità alla casa di stranieri.

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(red.) Dalle ore precedenti a sabato 31 marzo un dipendente pubblico del Comune di Brescia si trova nel carcere di Canton Mombello dopo essere stato arrestato dalla Polizia Locale per accuse ritenute molto gravi proprio perché addetto municipale. Si tratta di un 57enne, sposato e padre di due figli e addetto allo Sportello Edilizia che ha gli uffici in via Marconi. Proprio qui, all’inizio della giornata di lavoro, si è visto arrivare gli agenti che gli hanno messo le manette e condotto dietro le sbarre. Dell’intera vicenda ne dà notizia il Giornale di Brescia. L’uomo è accusato di tentata concussione, violenza sessuale e induzione indebita.

In pratica, in quanto unico addetto chiamato a valutare l’idoneità alloggiativa degli immobili di vari stranieri per il ricongiungimento familiare, avrebbe preteso soldi dagli uomini e rapporti sessuali dalle donne. Questo è quanto ritiene il magistrato Ambrogio Cassiani che, sulla base degli elementi, ha ottenuto dal giudice delle indagini preliminari Carlo Bianchetti l’ordinanza di custodia cautelare. Sarebbero almeno quattro gli episodi contestati. Uno a dicembre del 2017 nei confronti di una donna asiatica che aveva respinto l’idea di fare sesso con l’uomo in cambio di una firma e sarebbe stata palpeggiata configurando la violenza sessuale.

Un altro caso ai primi di febbraio del 2018 verso una donna etiope che tramite la sua testimonianza ha allontanato il dipendente e denunciato alla Polizia Locale. Oppure alla fine dello stesso mese quando ha chiesto 100 euro a un uomo in cambio della firma sull’idoneità della propria abitazione per far arrivare in Italia la moglie. Una serie di circostanze che avevano indotto la Polizia a svolgere una perquisizione nella casa dell’addetto a Provaglio d’Iseo e dove sarebbe stato trovato del materiale sospetto. Anche al momento dell’arresto, all’interno della borsa c’erano alcuni dei documenti riferiti agli episodi e anche preservativi. Tra l’altro, sembra che all’uomo non manchi molto tempo per andare in pensione. Dopo il weekend pasquale sarà interrogato per raccontare la sua versione dei fatti.

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