Omicidio Bettoni, lettera alla madre: “Chiedo scusa“

(red.) Nella giornata di mercoledì 21 marzo al tribunale di Brescia è iniziato il processo con rito abbreviato nei confronti di Lamberto Lombrici per il delitto del 37enne Guido Bettoni commesso il 28 luglio del 2017 a Brescia, in via Benacense. Nel corso dell’udienza l’imputato ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee e fatto leggere dal giudice una lettera che a dicembre aveva scritto alla madre della vittima per chiederle scusa. Davanti al giudice Anna Di Martino, Lombrici ha detto di essere stato amico di Bettoni e ha raccontato la sua versione dei fatti di quanto sarebbe accaduto quella sera.

Si è parlato delle coltellate riportate dallo stesso imputato e che sarebbero compatibili con la difesa, giustificando che quel giorno ci sarebbe stata una lite, mentre Bettoni avrebbe estratto il coltello. Poi vennero le spinte e Lombrici ha confermato di aver dato le coltellate al suo interlocutore dopo aver preso l’arma dalla vittima. Dopo l’omicidio, l’uomo nascose il corpo di Bettoni tra le campagne di Borgosatollo e Ghedi dove venne trovato.

E nei giorni successivi i carabinieri riuscirono a rintracciare il presunto omicida che aveva confessato e indicato il luogo dell’occultamento. In ogni caso, nel corso delle indagini era anche stato trovato un coltello, ma risultato non essere quello del delitto. Nel corso dell’udienza è stato poi dato spazio alla lettera in cui l’imputato parla di “rimorso e pentimento per quanto accaduto”, ma che “non si può tornare indietro”. Il processo è stato aggiornato al 28 marzo quando è prevista la discussione e la sentenza.